Pianificazione budget & vita da lavoratore remoto

caucasian woman with invoice bills

Intraprendere la vita da lavoratore full remote

Lavorare da remoto è diventato uno stile di vita che affascina non solo per le grandi opportunità di flessibilità e ai vantaggi di poter vivere un migliore equilibrio tra vita privata e lavorativa, ma anche per tutti quei miglioramenti che possiamo ottenere a livello finanziario, al di là dell’accesso a opportunità di carriera migliori, possiamo anche ridurre l’impatto che le spese di tutti i giorni hanno sul nostro stile di vita.

Questa breve guida è pensata per aiutarti a navigare tra le complessità di una pianificazione finanziaria come lavoratore da remoto. Nessun solopreneur, dipendente, freelancer, dovrebbe mai sentirsi intrappolato o preoccupato per la propria situazione finanziaria ovunque egli sia.

Come approcciarsi alla pianificazione finanziaria

Pianificazione finanziaria significa prima di investimenti, polizze o altro, conoscere la propria situazione. Una corretta pianificazione parte per tutti da 3 macro step:

Analisi stile di vita e patrimonio.

La pianificazione finanziaria inizia dal conoscere il proprio livello di entrate ed uscite. Per una corretta pianificazione, bisogna partire da tracciare la situazione attuale ed essere in grado di avere sempre il modo di monitorare la situazione. Nella pratica deve essere possibile rispondere alla domanda “Oggi quanto costo?”.

Protezione

In secondo luogo si deve pensare alla sfera della protezione delle proprie vulnerabilità (cosa succede se non sono più in grado di portare avanti il mio lavoro per problemi di salute? Cosa mi posso aspettare se dovessi perdere i miei attuali clienti?). Tutto ciò che riguarda la sfera della protezione è legata per noi al vero benessere finanziario, che risiede nel non dover preoccuparsi per la propria sicurezza

Obiettivi

Solo alla fine si può pensare alla sfera degli obiettivi e conseguentemente degli investimenti partendo ovviamente da quello che più ci accomuna ovvero quello previdenziale. Ogni investimento deve necessariamente essere legato ad un obiettivo, e conseguentemente ogni obiettivo deve essere misurabile e messo a terra

Partiamo dalle basi e vediamo come definire un budget come lavoratore da remoto


Nella parte di analisi, il ruolo fondamentale, specialmente se siamo all’inizio della nostra vita lavorativa è ovviamente quello che compie il nostro Tasso di Risparmio, ovvero semplicemente quello che ci rimane una volta che abbiamo eliminato le spese dalle nostre entrate. A parole è molto semplice identificare un valore, ma per permetterci di capire come stiamo andando, dobbiamo partire da un budget, ovvero un punto di riferimento su ciò che abbiamo preventivato..

Come definire un budget mensile e annuale

Definire un budget mensile/annuale può sembrare semplice, ma molto spesso le stime che facciamo a priori possono subire molte modifiche anche in periodi relativamente brevi.
Per avere una stima più corretta, parti dall’estratto conto dell’ultimo anno, crea un primo budget mensilizzando anche le spese annuali. Ad esempio per spese come il bollo, l’assicurazione che paghi ogni 12 mesi, definisci il proprio valore mensile. Mantieni traccia delle tue spese, preferendo l’utilizzo di carte e dopo circa 3 o 4 mesi rivedi il budget che avevi creato. 
Se hai bisogno di una mano puoi scaricare direttamente questo template per aiutarti.

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Identificare le spese principali

Le spese si dividono in due categorie principali, spese fisse e variabili, le spese fisse sono spese strutturali (ad esempio l’affitto, i costi associati all’assicurazione di un auto), abbonamenti e simili, mentre le spese variabili sono spese che possono variare considerevolmente di mese in mese (ad esempio, ristoranti, locali, trasporto).

Le somme accantonate per queste spese relative direttamente all’attrezzatura da lavoro, vanno separate dalla tue spese personali dirette.

Spese di viaggio
Nonostante le spese di viaggio siano solitamente parte delle spese variabili, potresti pensare di creare una macro categoria a parte per prendere decisioni su quali viaggi intraprendere e per quanto tempo. Questo assume un ruolo fondamentale nel caso in cui come lavoratore da remoto, tu abbia la volontà di intraprendere una vita da nomade digitale, in questo caso, è necessario creare un budget a parte per gestire tali spese.
Spese per lavorare da remoto
Come lavoratore da remoto, potrai avere un budget molto maggiore per quanto riguarda le spese di casa, rispetto a quelle di trasporto. Nonostante ci possano essere considerevoli risparmi a livello di carburante e manutenzione veicoli, è probabile che le spese che sosterrai per il riscaldamento dell’abitazione e delle utilities bilanciano in parte questa situazione. Il costo degli abbonamenti (luce, acqua, gas) nelle abitazioni in caso di lavoratori da remoto è tendenzialmente tra il 10-23% superiore rispetto alla media, tuttavia i costi di commuting assorbono annualmente circa il 15% in media dello stipendio.
Se non hai comunque almeno 6-12 mesi di spese affrontate attualmente con la tua attuale posizione da lavoratore full remote, considera un possibile aumento dal 10 al 20% per le spese di casa.
Spese Attrezzatura
Identifica inoltre le spese relative al rinnovo dell’attrezzatura. Mantieni sempre un occhio su queste spese programmate e oltre ad includerle nel budget, tieni conto del costo totale dell’attrezzatura e del tempo entro cui questa attrezzatura possa deteriorarsi, mensilizza questa cifra per poter cambiare l’attrezzatura e accantonala ogni mese separandola in “barattolo” apposito, anche da quello che vedremo essere il fondo di emergenza.

Stimare le spese  in base al costo della vita nei Paesi di interesse

Se abbracciando lo stile di vita da remoto, volessi spostarti non solo in Italia, ma anche all’estero, conviene sempre rivedere il budget a priori, includendo queste spese. Nel template vedrai una categoria relative alle vacanze, se la tua idea è di restare in un altro paese per un periodo superiore ai 3 mesi, conviene direttamente creare un budget apposito per questo scenario

Ovviamente se non hai mai vissuto in un particolare paese, sarà difficile avere una stima delle tue spese. Puoi in questi casi utilizzare siti per comparare il costo della vita in quella determinata zona, ti consiglio Numbeo.com. Non è perfetto, ma può dare una buona stima dei prezzi per consumi. Per i prezzi relativi ad alloggio, conviene controllare direttamente sui siti in cui hai intenzione di fare la prenotazione favorendo piattaforme conosciute e pianificando con largo anticipo.

Monitorare e Bilanciare Entrate, Spese e Obiettivi

Come abbiamo visto nel paragrafo precedente una volta definito il budget è necessario monitorare spese ed entrate ed i propri obiettivi.

Monitorare le spese

Se già utilizzi app di gestione puoi utilizzare quelle, ancora meglio se sono già presenti funzionalità di integrazione con conti bancari e fatturazione. 
In Pachino, ad esempio, offriamo un’integrazione direttamente con google spreadsheet che si collega ai conti bancari e fornisce una categorizzazione già adattata alle categorie presenti nel budget da compilare.

Come allocare le entrate

Sto andando bene? Sto spendendo troppo? Il budget che ti sei dato può darti un primo riferimento, cerca di mantenere sempre un occhio alla comparazione con quello che avevi preventivato.
Inoltre dividi le spese e le cifre che utilizzi in tre categorie:

Spese Mensili

sono le cifre che devi avere sempre pronte per le spese quotidiane, non ha senso accantonarle, ma devono essere pronte all’uso, puoi mantenerle sul conto corrente.

Spese Annuali o Trimestrali

nel budget ne dovrai tenere conto, ma non avvenendo mensilmente, devi mantenere questo accantonamento al di fuori del conto corrente principale (altrimenti difficilmente ti renderai conto di quello che ti rimane). Queste spese possono essere ad esempio il bollo dell’auto, le bollette trimestrali..

Spese Programmate

 spese che puoi preventivare, ad esempio, come abbiamo detto, attrezzatura che dovrai cambiare nel corso del tempo, ma anche le tasse se sei una Partita Iva. Similmente alle spese trimestrali/annuali, devi mantenere questa cifra “fuori mano”, non spendibile direttamente con la carta.

Per queste ultime due categorie di spese, puoi farti aiutare con dei barattoli/spazi, tendenzialmente la maggior parte delle banche ha questa funzionalità, altrimenti crea un conto separato per tutte queste spese con una banca online a costo zero.

Ciò che rimane una volta allocate queste spese è la parte relativa al risparmio (non è tendenzialmente ciò che rimane, ma ciò che hai già preventivato che debba rimanere) prima di buttarti, ad investire, questa cifra, devi considerare l’obiettivo a cui vuoi destinare questa parte, che vedremo a breve.

Proteggersi

Come prepararsi in caso di imprevisti? Mentre le spese di cambio dell’attrezzatura che si rompe, cambio auto o simili possono effettivamente essere stimate a priori e tenute conto tramite un accantonamento/barattolo apposito, altre eventualità come la perdita di lavoro o dei propri clienti non sono prevedibili.
Tuttavia possiamo utilizzare parte del risparmio e destinarlo ad una forma di protezione.

Rischi da cui proteggersi

Ci sono una serie di rischi per cui vale la pena di essere assicurati e quindi sottoscrivere una polizza assicurativa.
Non andremo a considerare in maniera esaustiva le casistiche (a cui andrebbe dedicato un articolo a parte), per farla breve esistono due sfere da poter assicurare:

Reddito

qualora fossi un libero professionista, conviene sempre considerare una polizza infortuni, specialmente se sei un lavoratore singolo, quindi non facente parte di una società con altri soci e per cui l’attività potrebbe subire ripercussioni per il tuo infortunio.

Patrimonio

qualora avessi oggetti/immobili che compongono una consistente percentuale del tuo patrimonio totale, e la cui perdita potrebbe comunque avere un impatto rilevante, dovresti prendere in considerazione di assicurarli.

Ad esempio nella situazione in cui foste parte di una famiglia o aveste intenzione di avere figli, ti consiglio di controllare le condizioni per polizze che coprano l’autosufficienza o la morte. In tali circostanze potresti andare incontro o far andare incontro a spese molto elevate e/o a una riduzione elevata del reddito familiare.

Fondo di emergenza

Tutto ciò che non è assicurabile, va comunque mantenuto sotto controllo. Possono capitare imprevisti per cui, assicurarsi è impossibile o troppo costoso, ma che potrebbe avere un impatto sulla nostra condizione e stile di vita e potrebbe non farci dormire sereni la notte.
Immaginate, ad esempio, una perdita di lavoro o di clienti improvvisa.

Per proteggersi, si può/deve creare un fondo di emergenza. Per definire la cifra si deve partire dal budgeting, andando ad identificare il proprio costo mensile. In base anche alla vostra professione, al possedere o meno una casa, una famiglia, potete stimare una cifra pari a 6/12 mesi di spese da tenere in forma liquida o sotto forma di investimenti molto liquidi e immediatamente liquidabili.

Questa è la cifra destinata a farvi sentire tranquilli in qualsiasi situazione vi troviate e qualsiasi imprevisto vi capiti. Quindi oltre a quantificarla, aiutandovi con il budget che avete definito, andate a smussare la cifra, in base alla vostra condizione familiare ed emotiva.
Se nel calcolare tale cifra arrivate ad un valore di, ad esempio 10.000 euro, ma non avete figli, né mutuo e potete comprimere facilmente un 20% delle vostre spese, può avere senso diminuire la cifra destinata al fondo di emergenza.

Tabella per mettere soldi da parte

Ricordate questa cifra verrà accantonata in forma di barattolo e comporrà il primo obiettivo da raggiungere a livello finanziario. Tendenzialmente a meno di anni con tassi di interesse bancari positivi, questa cifra non potrà essere remunerata, e anche in tal caso, il rendimento è pensato per pareggiare l’erosione data dall’inflazione. Quindi destinare una cifra bassa sicuramente risulta sicuramente un grosso problema, ma allo stesso modo, una cifra troppo elevata può comunque avere un impatto negativo sul suo valore reale.

Conclusione

In questo articolo abbiamo toccato le basi di una pianificazione finanziaria, qualora tu sia un lavoratore da remoto, dipendente o libero professionista, all’estero o in Italia, queste sono i principi a cui attenersi per mantenere il controllo della propria situazione finanziaria. 

Questa è una guida iniziale in cui non abbiamo trattato nel dettaglio molti temi, ad esempio, come ottimizzare la propria situazione finanziaria e previdenziale, come definire la parte eccedente al fondo di emergenza, quali investimenti intraprendere e come identificare i propri obiettivi, come definire il proprio fondo pensione. Se siete interessati a queste tematiche, fatecelo sapere e li vedremo nei prossimi articoli!

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