Come Investire in ETF nel 2024 e Dove

Con questo articolo è nostra intenzione rilasciare una guida pratica, una sorta di ricetta con tutti gli ingredienti, prodotti e strumenti. La nostra intenzione è dare alcuni consigli pratici per capire come investire in ETF, quanto bisogna investire, i nostri consigli su dove investire.

SCORCIATOIA

Cosa significa?
Come investire in ETF
Quanto bisogna investire in ETF
I nostri consigli
Continua a Imparare

Cosa significa?

Esattamente come quando ti prepari per andare in montagna con l’obiettivo di raggiungere la vetta, ti assicuri di avere lo zaino giusto, di aver messo dentro tutta l’attrezzatura necessaria, stando attento al peso ed altri fattori simili, gli investimenti in ETF sono la stessa cosa.
Vediamo come fare per investire in ETF:

DA SOLO O CON UNA GUIDA?

Prima di tutto devi capire, se questo viaggio vuoi farlo in autonomia o se preferisci avere una guida con cui potrai confrontarti durante il viaggio; una persona che metterà a fattore comune la sua esperienza e ti mostrerà il sentiero quando la pioggia renderà difficoltosa la vista davanti a te. Stiamo parlando di valutare se utilizzare un consulente finanziario indipendente che ti aiuti nella conduzione del tuo cammino finanziario o farne a meno.

HAI UN PIANO?

Ti serve un piano di lungo periodo che ti aiuterà a traghettare dalla persona che sei oggi a quella che sarai tra 10 anni e quella che sarai tra 20 anni con un obiettivo chiaro in testa “un futuro soddisfacente che ti permetta di essere felice”.

NO RUSH

Non avere fretta, inizia a camminare verso la cima quando avrai la possibilità di mettere da parte dei soldi (anche pochi) in modo regolare; solitamente questo momento coincide con l’inizio della propria vita lavorativa. In altri casi si hanno già delle somme da parte con l’esigenza di gestirle al meglio secondo il proprio piano.

INTERMEDIARI

Individua in autonomia o con il tuo consulente finanziario indipendente l’intermediario più interessante per fare le operazioni (es. può essere la tua banca o un broker), utilizza dei programmi che ti supportino nella ricerca dei fondi più coerenti con la tua strategia e le tue esigenze (es. mentre scriviamo questo articolo uno dei più completi è Just Etf).

Come investire in ETF

Abbiamo già parlato in un precedente articolo di ETF: cosa sono e come investire, ti consigliamo di andarlo a rileggere; una rinfrescata non fa mai male.
L’ETF è una tipologia di fondo chiamato in gergo passivo in quanto si limita a copiare quello che fà il mercato generale. Nell’industria del risparmio è oggi uno dei prodotti più utilizzati perché consente massima efficienza, costa poco, ti permette di ottenere il rendimento dell’intero mercato (al netto delle commissioni) mantenendo ampia diversificazione.

Passo per passo, in modo pratico, vediamo nel dettaglio cosa dobbiamo guardare prima di scegliere un ETF e come acquistarlo?
Gli elementi sotto descritti non sono in ordine. Le priorità cambiano in base alla tipologia di risparmiatore che sei, il momento della vita in cui ti trovi e che obiettivi hai.
L’elenco riportato vuole fare da guida per capire come si investe in ETF:

DIMENSIONE

Tra i 200 mln e i 500 mln di dimensione possiamo stare tranquilli; sopra tale soglia la grandezza non fà più la differenza. (es. un ETF da 1,5 mld non è migliore di uno da700 mln). Le dimensioni agevolano quelle figure che operano professionalmente sul mercato con l’obiettivo di gestire il flussi di cassa dell’ETF per garantire un equilibrio tra il suo valore e quello del mercato sottostante.

NB. se sto esponendo la parte sostanziale del mio portafoglio al singolo/i ETF allora è meglio andare su dimensioni over 500 mln.

REPLICA

Guardando lo storico del fondo potrai accertarti se l’ETF replica bene il mercato di riferimento. Utilizza il:
🎯 tracking error (differenza di rendimento tra l’ETF e il benchmark che replica)
🎯 tracking error volatility (rischiosità assunta rispetto al benchmark)

La replica può essere:
> fisica: più sicura perchè l’etf viene fisicamente composto dai titoli che compongono l’indice che si vuole replicare (es. s&p 500 rappresenta le 500 aziende più grandi di america, se l’etf replica s&p verrà fisicamente composto dalle 500 aziende più importanti d’america).
> fisica ma a campionamento ovvero invece di avere magari l’intero indice (es. 500 aziende) ne avrà un numero significativo (es. 200/300 aziende le più rappresentative, in termini di settori, di capitalizzazione, eTc).
> sintetica: l’obiettivo è sempre quello di replicare il mercato scelto, ma in questo caso non lo si fà comprando i titoli che compongono l’indice, al contrario compro dei titoli domestici, li metto a garanzia presso un terzo soggetto (controparte) e con esso faccio un contratto (derivato) dove il gestore dell’etf si obbliga a dare i suoi rendimenti alla controparte in cambio del rendimento rappresentativo dell’indice che si vuole replicare.
NB. la replica sintetica è più rischiosa in quanto bisogna mettere in conto anche il possibile fallimento della controparte con cui ho fatto il contratto.

PROVENTI

Se siamo in possesso di un ETF, nel corso del tempo si genereranno dei flussi, ovvero le cedole delle obbligazioni e i dividendi delle azioni all’interno del prodotto stesso.
Prima di comprare dobbiamo decidere come vogliamo che questi flussi vengano gestiti.
La scelta è molto legata all’obiettivo che ognuno di noi si prefigge.
es. sono giovane e tutti i mesi risparmio una somma, cosa me ne faccio della distribuzione di soldi sul c/c? – al contrario se sono in pensione e devo integrare ad essa delle somme di denaro allora creare un flusso di capitale in accredito può aiutarmi a vivere meglio.

> accumulazione: non paghi la tassazione sulle cedole. Le cedole vengono reinvestite nell’etf ed non paghi nulla, inoltre sfrutti l’interesse composto
> distribuzione: è meno efficiente a livello fiscale, su tutti i flussi che ti vengono accreditati ci paghi la tassazione anche se l’ETF non è andato bene perchè magari il mercato di riferimento è andato male (pagare una tassazione su una perdita è sintomo di inefficienza).

PRESTITO TITOLI

Devi valutare se accettare il fatto che la società che gestisce l’etf possa prestare ad un altra banca i titoli sottostanti presenti nel nostro ETF. Ovviamente se li presti vorrai un tasso d’interesse.
Anche qui, in caso di prestito titoli ad un terzo soggetto (controparte), ti stai esponendo al rischio che quella parte possa fallire e non restituirteli.

COSTI

I costi per replicare gli indici sono infinitamente più bassi di quelli presenti nei fondi con un gestore (team di gestione) che attivamente sceglie i titoli da comprare per provare a battere il mercato.

LA VALUTA

Identifica i tre fattori chiave relativi alla valuta:
>valuta del sottostante: la valuta delle azioni o obbligazioni che compongono l’ETF;
>valuta dell’etf: valuta utilizzata dal fondo per comprare e vendere gli strumenti finanziari;
>valuta di quotazione: la valuta del prezzo dell’ETF viene espresso in base alla valuta della borsa di quotazione.

Se investo in un ETF che utilizza una valuta diversa dalla mia, oltre all’andamento del sottostante avrò un minore o maggiore beneficio in base all’andamento della valuta.
Di seguito un esempio per capire come investire in etf in italia che ha come valuta l’euro.

BORSA/VALUTA DI NEGOZIAZIONE

Devi considerare dove acquistare l’ETF in base al broker/banca scelta per fare acquisti e vendite sul mercato (es. borsa italiana; borsa tedesca ecc).
Monitora con attenzione i seguenti elementi:
> offerta: assicurati che la vostra banca/broker vi consenta di comprare e vendere l’ETF selezionato.
> costo di negoziazione: assicurati che i costi praticati dagli istituti siano ragionevoli.

PREZZO

Il prezzo ci dice il costo che devi sostenere per diventare proprietario di una singola quota dell’ETF. Un fondo che quota un prezzo più basso di un altro non significa che è migliore o peggiore.
Fare attenzione al prezzo è importante se stai valutando di fare un piano di accumulo su questo fondo. In questo caso è meglio selezionare ETF che hanno una quotazione più bassa in modo tale che ti garantisci che ogni mese con la stessa somma di denaro riuscirai a comprare una o più quote.

LIQUIDITÀ

Non dipende dalla grandezza bensì dagli strumenti sottostanti (ovvero cos’ha in pancia l’ETF).
Se in generale lo strumento o in un momento di particolare volatilità è o non è molto liquido farà la differenza.
La liquidità la vediamo sul book di negoziazione. E’ la differenza tra il prezzo a cui tu puoi comprare rispetto al prezzo a cui tu puoi vendere, il prezzo preciso viene creato quando c’è l’incontro tra domanda e l’offerta.
Bisogna cercare di lavorare con ETF che hanno una differenza contenuta tra proposte di acquisto e proposte di vendita.

Quanto bisogna investire in ETF

Investire nei mercati finanziari, in particolare fare investimenti in ETF non te lo impone nessuno.
Ci sono sicuramente delle situazioni favorevoli che ti possono spingere a valutare di investire i tuoi risparmi in questi strumenti.
Esistono diverse strategie per entrare su questi fondi, è necessario valutare il periodo storico in cui si stai entrando nei mercati finanziari, la tua situazione personale; nel dettaglio quanto riesci a mettere da parte annualmente/mensilmente e quanto sei in grado di sopportare eventuali oscillazioni del tuo portafoglio.

Vedere durante la vita dell’ETF un -10% non è sempre facilissimo da gestire emotivamente.

Quanto investire dipende anche dalla funzione che si va a dare a quel singolo fondo.
Ad esempio, la somma che andrai a destinare all’ETF che utilizzerai per decorrelare il portafoglio sarà inferiore rispetto a quella che utilizzerai come motore di crescita del tuo portafoglio; la quantità destinata all’ETF scelto per andare a scommettere e speculare sarà molto inferiore a quella che utilizzerai per creare le fondamenta del tuo portafoglio.
Quindi, ogni ETF in base alla funzione che ha in portafoglio, avrà una quantità ben pensata che dovrà essere mantenuta con coerenza nel tempo.

I nostri consigli

PRIMA TI SERVE UN PIANO.

Prima di investire ti consigliamo di fare un piano a 10, 15 anni.
Capire dove ti immagini da qui a 15 anni, cosa conta per te e come potresti sentirti realizzato.
I tuoi obiettivi personali sono il driver di tutto e ti guidano nella scelta dell’asset e nell’orizzonte temporale.
Dopodiché in base al momento della tua vita in cui ti trovi (primo stipendio, 5 anni alla pensione) costruirai prima le fondamenta del tuo portafoglio, utilizzando strumenti globali e molto semplici evitando di prendere rischi eccessivi.
Una volta che avrai costruito le fondamenta del tuo portafoglio potrai iniziare fare anche altre valutazioni.
Un portafoglio robusto dev’essere ben diversificato, fiscalmente efficiente, a basso costo con un ottimo bilanciato tra le varie asset class e con una sana decorrelazione.
In questo modo, a prescindere dalle condizioni atmosferiche, potrai procedere secondo l’andatura prestabilita sia quando splende il sole che quando le condizioni atmosferiche sono talmente pessime da non permetterti di vedere la cima.

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La nostra guida su come investire in ETF scritta da un consulente finanziario indipendente.

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